Ecco cosa scrivevo quasi 2 anni fa: è cambiato qualcosa? Sì: il CNA si è impadronito della redazione unilaterale del Regolamento sulla Formazione Obbligartoria (come gli consente la legge, sulla quale, 2 anni fa, il Consiglio OAPPC di Firenze pensò bene di non proferire verbo).
La Riforma della Professione
vedi circolare del presidente CNA ai Presidenti degli Ordini
Cominciamo da una notazione formale: abile il nostro Presidente CNA a sostenere: “... gli altri
elementi, già contenuti nelle nostre proposte del passato, sono: la formazione continua..., il
tirocinio professionale..., l'assicurazione obbligatoria...,”
Come mai il Presidente ha paura di pronunciare le parole: formazione obbligatoria?
Vale la pena di scorrere questa circolare del Presidente del CNA ai Presidenti, badate bene, non
ai Consigli.1
Freyrie canta le magnifiche sorti e progressive di questo inizio di riforma del mondo delle
professioni che il CNA avrebbe contribuito a far nascere, con questo Decreto Manovra.
Certo, perchè Freyrie era accanto al fior fiore del conservatorismo delle professioni
rappresentato dalla Siliquini, Vietti, Mantini, Pisicchio quando se ne uscivano con proposte che in
quest'ultima manovra si ritrovano.
Noi possiamo però domandarci come può Freyrie pensare che un governo allo sbando come
questo, incapace di una visione coerente e complessiva, (e lo vediamo in questi giorni, che
siamo già alla 3^ versione del decreto-bis) tutt'a un tratto si sia rinsavito e abbia cominciato a
generare l'unica proposta coerente di tutta la manovra: la riforma delle Professioni.
Freyrie (e il CNA) purtroppo stanno all'interno di quella corrente di pensiero bipartisan che a sua
volta sta tutta nel ricondurre i Professionisti dalla Libera Professione alla Professione di Stato,
saldamente in mano ai vertici degli Ordini e totalmente lontana dalla Professione (al contrario di quanto avviene nei paesi anglosassoni o nel resto d'Europa).
Questo della riforma della Professione è un tema di liberalizzazione che ci ritroviamo fra capo e
collo, imposto da un governo (e da un CNA che lo plaude), e di cui, all'esame ravvicinato, non se
se ne rintracciano le connessioni logiche.
Nel senso della coerenza generale degli specifici provvedimenti rispetto ad una complessiva
riforma, ed alle conseguenze, per noi Architetti, che innesca (cui nessuno accenna).
E la dimostrazione sta sia in quest'ultimo provvedimento, sia nel di poco precedente tentativo,
per adesso abortito, di dare inizio alla decimazione degli Ordini. Insomma due cose che si
annullano fra loro e che testimoniano lo stato confusionale nel quale versa chi oggi deve
decidere. Una cosa è certa: che, tanto per non sbagliare e ingraziarsi chi, senza mandato, nelle
Professioni decide (CN vari e Ordini), intanto si comincia dalla Formazione Permanente
Obbligatoria.