PROGRAMMA DEL GRUPPO SEMPLICE
per elezioni 2103 del Consiglio di
OAPPC Firenze
- esposto il 03 Giugno 2013 in occasione dell'evento di presentazioni programmi elettorali
organizzato da OAPPC presso la Palazzina Relae di Firenze-
- esposto il 03 Giugno 2013 in occasione dell'evento di presentazioni programmi elettorali
organizzato da OAPPC presso la Palazzina Relae di Firenze-
Innanzitutto vorremmo
portare la vostra attenzione a considerare i seguenti punti:
-
forse solo 1000
iscritti circa voteranno, a
dimostrazione che non tutti riconoscono che le proprie esigenze possano
essere soddisfatte dall'Ordine.
-
di questi solo
pochi elettori partecipano poi alla vita dell'Ordine.
-
i consiglieri
sono 15 e le decisioni vengono prese a maggioranza. Perciò solo 8 iscritti
possono decidere e parlare a nome di tutti gli Architetti di Firenze.
Siamo inoltre tutti
coscienti che l’ultima tornata elettorale non prevede un quorum per cui anche
solo con 10 voti una persona può far parte del consiglio?
Detto questo, dato che
l’attuale maggioranza di consiglio non ha portato a soluzioni, riteniamo che
occorra una ristrutturazione con una differente organizzazione che si ponga il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1. Rivisitazione
del regolamento dell’Ordine per:
-
Impostare delle
regole di comunicazione
-
Migliorare e
garantire il rapporto fra Ordine e iscritti
-
Agevolare i
servizi dei professionisti al cittadino
-
Creare uno
strumento di dialogo con la Pubblica Amministrazione per lo snellimento delle
pratiche la servizio del cittadino.
Oltre a questo, ci
proponiamo di affrontare –con modalità tali da coinvolgere tutti gli iscritti-
e porre rimedio anche ai seguenti punti:
1. Cosa è l’Ordine (ruolo e campi di intervento): chi si sente e vuole
da esso essere rappresentato è a conoscenza che l’Ordine non è un organo di
rappresentanza?
2. Assicurazione
professionale: perché una
obbligatorietà anche in assenza di commesse?
3. Formazione
e formatori: perché sostenere dei
corsi di formazione non riconosciuti a livello europeo e condotti da formatori
non certificati a svolgere tale ruolo?
4. Competenze
professionali: solo attraverso una
chiara definizione delle competenze possiamo sapere quali sono le reali
necessità degli iscritti e quindi operare nella costituzione di una struttura efficiente
ed efficace
5. Posizione
rispetto Inarcassa: perché non
possiamo scegliere la “cassa” più conveniente e perché dobbiamo sottostare a
condizioni gravose senza avere la possibilità di entrare nel merito delle
decisioni?
6. Posizione
rispetto a Fondazione: perché l’Ordine
deve essere legato a Fondazione Architetto e perché deve finanziarla?
7. Relazioni
con altri ordini/enti: solo
regolando in modo migliore e trasparente le proprie competenze, l’Ordine può
interfacciarsi con altri Enti e Ordini in modo da interagire con essi per
affrontare e risolvere problemi comuni relativi alla professione di Architetto.
8. Informazione
degli iscritti: con regole di
comunicazione chiare si può essere efficaci. Una serie di servizi all’interno
dell’Ordine potrà agevolare l’esercizio della professione e fare chiarezza nei
confronti del cittadino.
9. Presenza in
Europa (rappresentanza): direttive
europee disattese portano –oltre che sanzioni- ad una costante arretratezza nei
confronti dei colleghi stranieri. Un collegamento diretto con organi
sovraordinati comporterebbe un aggiornamento continuo, la creazione di opportunità
e la consapevolezza che esistono innumerevoli altri ruoli che la figura dell’Architetto
può ricoprire con una adeguata preparazione.
10. Commissioni
professionisti e non: il ruolo delle
commissioni è fondamentale poiché anello fra le problematiche della professione
e l’ente OAPPC, fra l’Ordine e l’Università e fra l’Ordine e gli organi
sovraordinati. Il lavoro delle Commissioni deve essere un beneficio per gli
iscritti, per la professione, per la categoria, poiché condotto da esperti
professionisti. Pertanto deve essere proiettato anche fuori dal contesto
dell’Ordine affinché possa essere sempre più approfondito e sviluppato.
11. Contratto
professionale: tutti gli iscritti
sono consapevoli che l’agire nella legalità è risoluzione di eventuali
problemi. L’Ordine non deve, a nostro avviso, fornire “moduli di contratto”. La
necessità è invece quella di generare approfondimenti con altri professionisti
qualificati ed esperti per evidenziare e dare risposta a casistiche
particolari.
12. Riconoscimento
del lavoro: in una logica di
ottimizzazione dei costi (rivisitando e tagliando delle spese a vantaggio di
una più equa, razionale e bilanciata divisione dei costi), per dare valore al
tempo che ogni singolo iscritto dedica all’Ordine, sarà riconosciuto il lavoro
svolto da coloro che prendono parte attiva alla vita dell’Ordine.
Ad oggi non riteniamo che l’Ordine
abbia affrontato e possa affrontare risposte adeguate ai punti elencati che
sono i veri problemi della professione, poiché esso, in quanto Ente di Stato, è
preposto a:
·
Tenere l’albo
·
Suggerire nominativi
alla Magistratura per comporre Commissioni
·
Controllare l’abuso
della professione
·
Organizzare i
corsi
·
Fornire
informazioni alla Pubblica Amministrazione sul tipo di prestazione professionale
che ogni singolo iscritto può offrire.
A nostro avviso questi impegni
che l’Ordine deve assolvere per legge, sono gestibili con una forte riduzione
della quota anno per iscritto.
Riteniamo invece che sono
altre le forme adeguate a dare risposte ai punti che ci proponiamo di
affrontare.
Il programma sarà
disponibile sul sito dell’Ordine con un link sul nostro blog, canale attraverso
il quale ci siamo confrontati da tempo anche con altre realtà nazionali. Ci
siamo confrontati su più temi e potete contattarci attraverso la email sempliceaa@gmail.com
Angotti Silvia
Biagioli Lorenzo
Biasci Francesco
Calvani Caterina
Biagioli Lorenzo
Biasci Francesco
Calvani Caterina
Cincidda Maria Cristina
Prenleloup
Margherita
Rinaldi Giuseppe
Rinaldi Giuseppe
E' con noi:
Checcaglini Leonardo
Checcaglini Leonardo
Vi ringraziamo per l’attenzione
e ci rendiamo disponibili per dare ulteriori informazioni
sul nostro programma.
Perché questa separazione tra il "gruppo" e le "colleghe"? che significa?
RispondiEliminaE' stata un'operazione funzionale al poter parlare nella riunione pre-elettorale tenutasi alla Palazzina reale.Ad ogni gruppo erano concessi 10 minuti. Quindi, scindendoci, ce ne hanno dati 20 in totale. Tutto qui: ci sembrava ingiusto, pochi come siamo, sottostare a un'asimmetria di visibilità così pronunciata.
Elimina