mercoledì 5 giugno 2013

PROGRAMMA GRUPPO SEMPLICE



PROGRAMMA DEL GRUPPO SEMPLICE
per elezioni 2103 del Consiglio di OAPPC Firenze
- esposto il 03 Giugno 2013 in occasione dell'evento di presentazioni programmi elettorali 
organizzato da OAPPC presso la Palazzina Relae di Firenze- 

Innanzitutto vorremmo portare la vostra attenzione a considerare i seguenti punti:
-         forse solo 1000 iscritti circa voteranno, a  dimostrazione che non tutti riconoscono che le proprie esigenze possano essere  soddisfatte dall'Ordine.
-         di questi solo pochi elettori partecipano poi alla vita dell'Ordine.
-         i consiglieri sono 15 e le decisioni vengono prese a maggioranza. Perciò solo 8 iscritti possono decidere e parlare a nome di tutti gli Architetti di Firenze.

Siamo inoltre tutti coscienti che l’ultima tornata elettorale non prevede un quorum per cui anche solo con 10 voti una persona può far parte del consiglio?

Detto questo, dato che l’attuale maggioranza di consiglio non ha portato a soluzioni, riteniamo che occorra una ristrutturazione con una differente organizzazione che si ponga il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
                                                           
1.     Rivisitazione del regolamento dell’Ordine per:
-         Impostare delle regole di comunicazione
-         Migliorare e garantire il rapporto fra Ordine e iscritti
-         Agevolare i servizi dei professionisti al cittadino
-         Creare uno strumento di dialogo con la Pubblica Amministrazione per lo snellimento delle pratiche la servizio del cittadino.

Oltre a questo, ci proponiamo di affrontare –con modalità tali da coinvolgere tutti gli iscritti- e porre rimedio anche ai seguenti punti:

1.     Cosa è l’Ordine (ruolo e campi di intervento): chi si sente e vuole da esso essere rappresentato è a conoscenza che l’Ordine non è un organo di rappresentanza?
2.     Assicurazione professionale: perché una obbligatorietà anche in assenza di commesse?
3.     Formazione e formatori: perché sostenere dei corsi di formazione non riconosciuti a livello europeo e condotti da formatori non certificati a svolgere tale ruolo?
4.     Competenze professionali: solo attraverso una chiara definizione delle competenze possiamo sapere quali sono le reali necessità degli iscritti e quindi operare nella costituzione di una struttura efficiente ed efficace
5.     Posizione rispetto Inarcassa: perché non possiamo scegliere la “cassa” più conveniente e perché dobbiamo sottostare a condizioni gravose senza avere la possibilità di entrare nel merito delle decisioni?
6.     Posizione rispetto a Fondazione: perché l’Ordine deve essere legato a Fondazione Architetto e perché deve finanziarla?
7.     Relazioni con altri ordini/enti: solo regolando in modo migliore e trasparente le proprie competenze, l’Ordine può interfacciarsi con altri Enti e Ordini in modo da interagire con essi per affrontare e risolvere problemi comuni relativi alla professione di Architetto.
8.     Informazione degli iscritti: con regole di comunicazione chiare si può essere efficaci. Una serie di servizi all’interno dell’Ordine potrà agevolare l’esercizio della professione e fare chiarezza nei confronti del cittadino.
9.     Presenza in Europa (rappresentanza): direttive europee disattese portano –oltre che sanzioni- ad una costante arretratezza nei confronti dei colleghi stranieri. Un collegamento diretto con organi sovraordinati comporterebbe un aggiornamento continuo, la creazione di opportunità e la consapevolezza che esistono innumerevoli altri ruoli che la figura dell’Architetto può ricoprire con una adeguata preparazione.
10. Commissioni professionisti e non: il ruolo delle commissioni è fondamentale poiché anello fra le problematiche della professione e l’ente OAPPC, fra l’Ordine e l’Università e fra l’Ordine e gli organi sovraordinati. Il lavoro delle Commissioni deve essere un beneficio per gli iscritti, per la professione, per la categoria, poiché condotto da esperti professionisti. Pertanto deve essere proiettato anche fuori dal contesto dell’Ordine affinché possa essere sempre più approfondito e sviluppato.
11. Contratto professionale: tutti gli iscritti sono consapevoli che l’agire nella legalità è risoluzione di eventuali problemi. L’Ordine non deve, a nostro avviso, fornire “moduli di contratto”. La necessità è invece quella di generare approfondimenti con altri professionisti qualificati ed esperti per evidenziare e dare risposta a casistiche particolari.
12. Riconoscimento del lavoro: in una logica di ottimizzazione dei costi (rivisitando e tagliando delle spese a vantaggio di una più equa, razionale e bilanciata divisione dei costi), per dare valore al tempo che ogni singolo iscritto dedica all’Ordine, sarà riconosciuto il lavoro svolto da coloro che prendono parte attiva alla vita dell’Ordine.

Ad oggi non riteniamo che l’Ordine abbia affrontato e possa affrontare risposte adeguate ai punti elencati che sono i veri problemi della professione, poiché esso, in quanto Ente di Stato, è preposto a:
·        Tenere l’albo
·        Suggerire nominativi alla Magistratura per comporre Commissioni
·        Controllare l’abuso della professione
·        Organizzare i corsi
·        Fornire informazioni alla Pubblica Amministrazione sul tipo di prestazione professionale che ogni singolo iscritto può offrire.

A nostro avviso questi impegni che l’Ordine deve assolvere per legge, sono gestibili con una forte riduzione della quota anno per iscritto.

Riteniamo invece che sono altre le forme adeguate a dare risposte ai punti che ci proponiamo di affrontare.

Il programma sarà disponibile sul sito dell’Ordine con un link sul nostro blog, canale attraverso il quale ci siamo confrontati da tempo anche con altre realtà nazionali. Ci siamo confrontati su più temi e potete contattarci attraverso la email sempliceaa@gmail.com

Angotti Silvia
Biagioli Lorenzo
Biasci Francesco
Calvani Caterina
Cincidda Maria Cristina
Prenleloup Margherita
Rinaldi Giuseppe
E' con noi:
Checcaglini Leonardo
Vi ringraziamo per l’attenzione e ci rendiamo disponibili per dare ulteriori informazioni sul nostro programma.

2 commenti:

  1. Perché questa separazione tra il "gruppo" e le "colleghe"? che significa?

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    1. E' stata un'operazione funzionale al poter parlare nella riunione pre-elettorale tenutasi alla Palazzina reale.Ad ogni gruppo erano concessi 10 minuti. Quindi, scindendoci, ce ne hanno dati 20 in totale. Tutto qui: ci sembrava ingiusto, pochi come siamo, sottostare a un'asimmetria di visibilità così pronunciata.

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